mercoledì 28 ottobre 2015

Ricerca senza uso di animali: la LAV finanzia 2 borse di studio



ROMA - La LAV (www.lav.it) sostiene concretamente i metodi di ricerca sostitutivi, e per questo ha scelto di finanziare lo sviluppo di protocolli sperimentali che sostituiscono l’attuale uso di animali, o parti di essi, nella ricerca. Seguendo questo impegno, questa mattina l’Associazione ha devoluto, nel corso di una conferenza stampa esplicativa del progetto, 20.000 euro all’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova, per la creazione di due borse di studio dedicate ad avviare la linea di ricerca cellulare HUVEC (Human Umbilical Vein Endothelial Cells - Cellule Endoteliali della vena ombelicale umana), utile per lo studio della formazione di nuovi vasi sanguigni (angiogenesi – che alimenta il cancro) e delle funzioni delle cellule endoteliali. La banca cellule dell’IRCCS, azienda ospedaliera universitaria San Martino - Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova, è un punto di riferimento a livello nazionale per la fornitura ai ricercatori di cellule umane di qualità garantita.

Una linea cellulare primaria molto utilizzata è proprio la HUVEC (Human umbilical vein endothelial cells - Cellule endoteliali della vena ombelicale umana). Le cellule, isolate dal cordone ombelicale di donne che lo abbiano volontariamente messo a disposizione della ricerca, possono essere utilizzate solo per pochissimi “passaggi”, rendendo quindi costantemente necessario produrne di nuove. Con l’aiuto della LAV la Banca cellule potrà attivare questo progetto e produrre, validare e distribuire una linea HUVEC, oltre a sostenere “una cultura della donazione dei tessuti” fondamentale per il coinvolgimento e la sensibilizzazione dei cittadini che devono essere protagonisti attivi di una nuova scienza. Tale finanziamento, è reso possibile grazie al contributo dei tanti cittadini che hanno scelto di devolvere alla LAV il 5x1000, aiutando l’Associazione a fare ogni giorno passi in avanti per una ricerca etica, innovativa e utile per i cittadini. “Queste due borse di studio sono l’ennesima dimostrazione che non solo è possibile, ma è doveroso fare una ricerca senza vivisezione - afferma la biologa Michela Kuan, responsabile LAV settore Vivisezione -
Il ricorso a questo tipo di sperimentazioni presso un centro che lavora nell’ambito della ricerca sul cancro è fondamentale per mettere a disposizione della comunità scientifica campioni di tessuto tumorale, frammenti di tessuto vascolare, campioni di tessuto nervoso centrale e periferico, sangue e suoi derivati e cellule staminali. Tale accordo è la prova più concreta della reale applicazione dei metodi sperimentali che non fanno uso di animali, in risposta a chi ci attacca negando l'esistenza della ricerca senza animali che invece è una realtà all’avanguardia, scientificamente affidabile e indubbiamente utile”. Le colture cellulari possono essere utilizzate in moltissime ricerche, infatti costituiscono il materiale di partenza per l’estrazione e la purificazione di proteine o acidi nucleici; in altri casi sono utilizzate per analizzare un particolare comportamento biologico (proliferazione, capacità di organizzare un particolare tessuto, proprietà adesive e migratorie, risposta immune) oppure possono anche essere usate per eseguire test diagnostici, per rigenerare in vitro tessuti o organi (cute, midollo emopoietico, osso, ecc.) e anche per uso terapeutico (terapia cellulare).

 Oggi, purtroppo, molti animali vengono allevati e soppressi per fornire organi e tessuti su cui sperimentare; l’implementazione della disponibilità di colture umane permetterà una riduzione immediata del ricorso a quelle animali e l’ottimizzazione di protocolli di ricerca che non si basano su modelli innovativi ed etici innescando, anche, un cambiamento scientifico e culturale nell’approccio alla ricerca. Genova non è un palcoscenico nuovo nell’impegno per i metodi di sperimentazione senza animali, infatti l’Università da tempo lavora fruttuosamente nelle tecniche in vitro e si impegna nella formazione di ricercatori e studenti tramite corsi tecnici e teorici sui metodi alternativi.

Il sostegno e l’implementazione dei metodi sostituivi è anche un passo fondamentale per contrastare la crisi finanziaria in Italia, offrire posti di lavoro in questo importante ambito della ricerca, tornando ad essere un Paese leader nella scienza internazionale. Ricercatori, industria e cittadini devono avere consapevolezza dell’enorme spreco di denaro e perdita di tempo legata alla sperimentazione animale: un processo fallimentare e mai validato scientificamente, che uccide e tortura milioni di animali lasciando i malati senza una cura e nella sofferenza, illusi che una terapia possa arrivare da un settore che non vuole cambiare, come dimostrano le recenti statistiche ottenute da 13 grandi Big del settore farmaceutico che confermano il fallimento dei dati sperimentali sull’uomo in oltre il 95% dei casi, già nella prima fase clinica.

 Dalla sua fondazione nel 1977, la LAV si batte per mettere fine alla sperimentazione animale in quanto pratica anti-scientifica e mai validata, immorale, favorendo lo sviluppo e l’applicazione dei metodi di ricerca che non fanno ricorso ad animali, contro ogni forma di sfruttamento degli animali e per l’affermazione dei loro diritti. Fin dal 1993 la LAV ha garantito a studenti e ricercatori il diritto, riconosciuto dalla Legge 413/93, all'obiezione di coscienza alla sperimentazione animale: l’Italia è il primo Paese al mondo a garantire tale diritto. L’approvazione del Decreto Legislativo n. 26/2014 sulla sperimentazione animale in vigore dal 29 marzo 2014, che recepisce la Direttiva europea 63/2010, ha visto l’Associazione in prima linea per ottenere criteri maggiormente restrittivi rispetto al testo comunitario, vietando, in Italia: · l’allevamento di cani, gatti e primati destinati alla vivisezione; · l’uso di scimmie antropomorfe, di cani e gatti randagi e di animali resi afoni; · i test bellici; · le esercitazioni su animali per la didattica, ad eccezione dei corsi universitari per la medicina veterinaria; · i test per droghe, alcool, tabacco e per trapianti di organi tra specie diverse (dal 1°gennaio 2017); · di riutilizzare animali in esperimenti con livello di dolore grave (dal 1° gennaio 2017). Inoltre, saranno finalmente promossi e adottati metodi alternativi/sostitutivi alla vivisezione, grazie a un Fondo per il loro sviluppo. La LAV ha denunciato le atrocità della vivisezione e salvato migliaia di animali, dalle decine di gatte riabilitate dopo terribili test, alle piccole scimmie uistitì accudite in un centro di recupero, fino ai 2.639 beagle salvati da Green Hill, l’allevamento di cani destinati alla vivisezione, di Montichiari (Brescia), al centro di un clamoroso caso giudiziario che ha portato i responsabili ad una condanna in primo grado. Grazie all'impegno di LAV e ECEAE (European Coalition to end animal experiments), dal 2013 è in vigore il divieto di sperimentare su animali, o importare, anche gli ingredienti dei cosmetici. Tuttavia in tutta l’UE conigli, cavie, ratti, topi e cani continuano a soffrire e morire per sperimentare la tossicità dei detergenti per la casa: la LAV è impegnata a livello Europeo per mettere fine anche a questi test.

Fonte Diregiovani

sabato 24 ottobre 2015

Stop al trasporto extra Ue degli animali, il “Cow on tour” arriva a Roma


È sbarcato a Roma il “Cow on Tour”,
 l’evento europeo di Ciwf contro il trasporto di animali vivi extra Ue. La scultura di una vacca in dimensioni reali, legata e sofferente, è stata esposta di fronte a Palazzo Madama. Parlamentari e sostenitori hanno messo la loro firma sull’animale creando così una petizione tridimensionale che sarà consegnata a Bruxelles, alla Commissione europea, per chiedere la fine del trasporto di animali vivi oltre i confini europei. La scultura è stata esposta a Londra, Parigi, L’Aia, Varsavia, Praga e ha raggiunto anche la capitale. Ciwf chiede con la petizione #StopLiveExports la fine dei trasporti di animali vivi verso Paesi extra Ue. Secondo l’organizzazione che si batte per il benessere degli animali da allevamento, sono infatti 3 milioni ogni anno gli animali costretti ad affrontare viaggi lunghi ed estenuanti senza pausa e riposo, in condizioni atmosferiche estreme, privi di acqua e cibo a sufficienza e senza alcun tipo di cura. E in Italia sono più di 1000 gli animali che ogni anno vengono esportati fuori dall’Unione europea. 

L’ultima investigazione di Ciwf, realizzata insieme con Animal Welfare Foundation e Tierschutzbund Zürich, ha documentato il viaggio estenuante di vitelli di poche settimane, strappati alle madri prematuramente, e destinati in allevamenti dove vengono fatti ingrassare e poi macellati con pratiche crudeli. «La nostra ultima video inchiesta rappresenta l’ennesima prova di una situazione inaccettabile. Ciwf Italia chiede che sia il governo italiano che gli europarlamentari italiani si facciano portatori della richiesta di divieto di trasporti di animali vivi fuori dall’Unione Europea», sottolinea Annamaria Pisapia, direttrice di Ciwf Italia Onlus. 

Una recente sentenza della Corte di Giustizia Europa ha stabilito che la legislazione dell’Ue in materia di protezione degli animali vivi durante il trasporto dovrebbe essere fatta rispettare dall’inizio alla fine del viaggio, anche quando gli animali lasciano i confine dell’Unione. Ha aderito, tra gli altri, alla campagna la senatrice del Pd Silvana Amati. «Le mozioni sul benessere animale approvate in Senato lo scorso 5 maggio includono impegni concreti per il governo, perché promuova nelle sedi competenti l’adozione degli standard necessari a garantire la tutela degli animali da allevamento e, in particolare, per porre fine alle sofferenze che affrontano durante i trasporti, dall’Europa a Paesi terzi. Ribadisco il mio impegno a vigilare perché sia dato al più presto seguito agli impegni assunti», ha detto Amati. Tra i senatori firmatari anche Monica Cirinnà, Stefania Pezzopane, Serenella Fucksia, Anna Finocchiaro, Antonio D’Alì, Elena Fissore, Luis Alberto Orellana, Silvio Lai e Roberto Cotti.  

Fonte LaStampa

venerdì 23 ottobre 2015

Freddo: 12 consigli per proteggere cani e gatti


Il 
cambio di stagione in vista dell’inverno rappresenta, da sempre, un passaggio importante e insidioso a seconda dell’età e dello stato di efficienza dell’organismo sia per la salute umana sia per quella degli animali. Ma qual è il comportamento più corretto da adottare per i nostri amici a 4 zampe, cani e gatti, quando arrivano le basse temperature? Sotto, 12 regole da seguire. 
1. Check-up preventivo
Gli animali meritano maggiori attenzioni e riguardi quando si entra nel cuore della stagione fredda. Sarebbe buona norma, assicurarsi che siano in buona forma fisica mediante una visita veterinaria di controllo, in particolare se il cane è già avanti con l’età o soffre di alcuni disturbi a volte sottovalutati dal proprietario, per capire come variare l’alimentazione prima di affrontare la nuova stagione

lunedì 19 ottobre 2015

AIDAA lancia l'allarme:3000 clochard con i propri cani a rischio per il freddo

In Italia sono circa 3.000 – segnala AIDAA- i clochard con cani che nelle prossime notti inizieranno come ogni anno la disperata ricerca di un rifugio dove poter dormire loro ed il loro amici a quattro zampe. Già dallo scorso anno alcune amministrazioni comunali

martedì 13 ottobre 2015

Come insegnare al cane a fare i bisogni fuori

Hai appena adottato un tenerissimo cucciolo, i primi mesi di vita sono importantissimi per la sua educazione, quindi vuoi insegnargli come prima cosa a fare i bisogni fuori casa; magari non hai ancora preso un cucciolo quindi vorrai informarti su che tipo di cane sia adatto alle tue esigenze, allora ti consiglio di leggere prima quest'articolo "Voglio adottare un cane"


Hai deciso, il cucciolo fa parte della tua famiglia, sappi che le parole chiave per ottenere i risultati rapidamente sono: pazienza, coerenza, applicazione.
Innanzitutto devi sapere che la sua autonomia è limitata, in genere un paio d'ore è il limite cui riesce a resistere senza espletare i suoi bisogni, avvolte anche meno. 

Cominciamo a rispondere alle domande fondamentali:

Quando il cucciolo fa pipì?

Ci sono dei momenti ben definiti in cui il nostro piccolo amico fa i suoi bisogni:
  • quando si sveglia

  • dopo aver mangiato o bevuto

  • quando comincia ad annusare per terra in maniera insistente

  • quando comincia ad uggiolare senza motivo apparente

  • quando comincia a girare in tondo su sé stesso
Con questi segnali il cucciolo vuole farvi capire che proprio non ce la fa più a trattenerla, è il momento giusto per prenderlo e portarlo nel posto che avete deciso sarà la sua toilette, un panno o giornale in un angolo della casa, in giardino, fuori casa.
La prima cosa da tener conto sono le indicazioni veterinarie, e cioè quando il cane sta ancora seguendo il ciclo obbligatorio delle prime vaccinazione, entro i 3-4 mesi, non dovrebbe essere portato fuori casi, in quanto potrebbe prendere virus o malattie da cani infetti che sono passati fuori casa nostra, ed il cucciolo potrebbe rischiare moltissimo; quindi nei primi mesi gli insegneremo a fare i bisogni in un posto specifico in casa, successivamente, concluso il ciclo vaccinale, sarà molto più semplice abituarlo a farla fuori, poichè la sua capacità di trattenersi sarà aumentata e la voglia di uscire sarà una concausa.

Abbiamo detto che ora la sua autonomia è circa un paio d'ore, il cane istintivamente tende a fare i bisogni lontano dal posto dove mangia e dorme, quindi sta a noi decidere dove; non dargli accesso a troppi locali della casa, altrimenti avrà più luoghi lontani dove potersi liberare tranquillamente, ma non posizionare nemmeno il panno o giornale troppo lontano dalla cuccia, potrebbe non arrivare in tempo nel posto prescelto.

Cosa fare quando il cucciolo fa pipì nel posto giusto
Quando il cucciolo farà la pipì nel punto giusto, deve capire subito la vostra gioia ed approvazione, esagerate con atteggiamenti positivi, riempitelo di coccole, abbracci, e magari un bel bocconcino, tutto questo lo invoglierà a ripetere questa azione in futuro. 
Ovviamente lo stesso discorso vale quando dopo insegnerete al vostro cane il passaggio dal panno a fare i bisogni fuori casa.

Cosa non fare quando il cucciolo fa pipì nel posto sbagliato

Se il cucciolo continua a fare i bisogni in casa, il motivo è che probabilmente gli stiamo dando i segnali educativi sbagliati. 

Ecco le cose da non fare quando il cucciolo fa i bisogni nel posto sbagliato

  • non mettergli il muso dentro: Questa cosa non funziona! Come mai?  Perchè al cane fondamentalmente piace l’odore dell’urina e delle feci, quindi il fatto di mettergli il muso dentro per lui non è un rimprovero; sarà praticamente un incentivo a farla nel medesimo posto

  • non sgridarlo: qui il discorso è più complesso; certamente non dovete sgridare il cane se non lo cogliete sul fatto, la mente del cane funziona per associazione immediata, se arrivate gia dopo qualche minuto, la sgridata è inutile e controproducente; per esempio quando rientrate a casa e trovate i bisogni per terra e lo sgridate, il cane avrà paura e tenderà a nascondersi quando rincasate ma non avrà imparato alcunche. Potrebbe aver senso sgridarlo seccamente nell’istante in cui la fa nel posto sbagliato, salvo poi precipitarvi immediatamente e portarlo nel posto prescelto e lodarlo quando la farà qui; però non bisogna spaventarlo, dovete semplicemente impartirgli un ordine( che sia sempre lo stesso) in maniera ferma ed autoritaria, in modo che lui capisca che questa cosa non va fatta in quel modo.

  • non pulire quando vi vede: se trovate bisogni fatti fuori posto,il cucciolo va portato con gentilezza in un’altra stanza, come se si trattasse di una situazione qualsiasi e si pulisce quando non vi vede. Questo perché il chinarsi per terra per il cane è un invito al gioco. Il cane associerà questo momento a qualcosa di positivo e tenderà a ripetersi.
Se terrai a mente questi suggerimenti, la pazienza e l'impegno che dedicherai al tuo cucciolo nei primi mesi della sua vita, saranno ripagati presto con un cane educato, pulito e rispettoso.
FontiPetsBlog ; WikiHow

lunedì 12 ottobre 2015

Lo svezzamento dei cuccioli: come fare tutte le fasi


  • La gestazione nei cani dura 60/62 gg. circa, in questa fase bisogna accudire la “mamma” con alimentazione proteica e una integrazione di vitamine e minerali (es. olio di fegato di merluzzo, fosforo e calcio ecc.).
  • La preparazione al giaciglio per il parto è la zona dove, per il primo mese, verranno lasciati i cuccioli scorazzare,si perché già dal 20° gg. di età i cuccioli incominceranno a camminare e ad allontanarsi dal giaciglio dove sono nati, quindi predisporre delle piccole paratie in modo da contenere il movimento dei neonati.
  • A partire dal 30° gg. di età i cuccioli dovranno, progressivamente, avere un supporto di un pasto (con mangimi predigeriti appositamente studiati per piccoli cuccioli “Starter”) in più alle poppate giornaliere, praticamente è l’inizio dello svezzamento.
  • A partire dal 45° gg. di età, i cuccioli avranno raggiunto il 75% del fabbisogno nutritivo dei loro pasti con il mangime (Starter) , la mamma incomincerà ad accusare i dentini affilati dei propri cuccioli cercando di allontanarli, questo è il momento più critico perche si dovrà, progressivamente, abbandonare l’allattamento materno in supporto all’alimentazione dai noi preparata.
  • E’ l’inizio del vero svezzamento, cioè in pochi giorni sostituire le poppate materne con lo speciale mangime “starter”, con almeno 4 pasti giornalieri che verranno portati a 3 pasti dopo il 60°gg.di vita.
  • I cuccioli in questa fase verranno sverminati e vaccinati per acquisire l’immunità contro le malattie virali più comuni dei cuccioli (Parvovirosi-Cimurro-Epatite-Parainfluenza-Leptospirosi ecc.)
  • Dopo il 75° gg. di vita, i cuccioli, inizieranno la fase di accrescimento; molto importante, soprattutto per le grosse taglie le quali hanno più bisogno di avere un’ integrazione con minerali e calcio per una corretta crescita muscolo-scheletrica. In questa fase bisogna affidarsi ad un veterinario di fiducia il quale ci indicherà, a secondo della razza, lo schema vaccinale e la profilassi per i parassiti interni ed esterni del cucciolo.
Fonte Leonardo.tv

sabato 10 ottobre 2015

Salvato daino intrappolato dai volontari di centroFaunaSelvatica

A Montecreto uno splendido daino di oltre 120 chilogrammi di peso, rimasto intrappolato nelle corde di una altalena abbandonata in un bosco, è stato liberato nei giorni scorsi dai volontari del Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena avvisati dalla Forestale. Quando i volontari sono arrivati sul posto hanno trovato l’animale che penzolava dimenandosi disperatamente nell’inutile tentativo di liberarsi dalle corde che si erano attorcigliate, probabilmente giocando con l’altalena, al palco e al muso in una morsa che non avrebbe lasciato scampo. Per fortuna nella zona erano in servizio gli agenti della Forestale che hanno chiamato i volontari del Centro, i quali dopo aver sedato temporaneamente il daino, per poter operare in tutta sicurezza, hanno tagliato le corde e rimesso in libertà l’animale.


Fonte CentrofaunaSelvatica
Visitate il sito di questi eccezionali volontari Centrofaunaselvatica.it
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giovedì 1 ottobre 2015

Traffico di animali domestici: Eurogroup for Animals lancia la campagna per bloccare il traffico di cuccioli in Europa

Eurogroup for Animals ha lanciato la campagna “Protect our Pets” contro il traffico di animali d’affezione. “Rendiamo visibile l’invisibile” è il motto della campagna che LAV, partner italiano della coalizione, supporta con forza invitando tutti i cittadini italiani a firmare la petizione, on line su www.protectourpets.eu, che chiama i nostri Parlamentari all’azione tramite l’approvazione di un sistema di identificazione e registrazione degli animali d’affezione unico per tutti gli Stati Membri.
L’Italia è purtroppo uno dei Paesi d’arrivo di questi traffici, con animali provenienti soprattutto dall’Est Europeo. Già nel 2001 la LAV lancia un primo allarme, seguito nel 2008 dalla campagna “Rompiamo le scatole ai trafficanti di cuccioli”, scaturita nell’approvazione, nel 2010 della legge 201/2010, che, prima in Europa, ha introdotto il reato di traffico illecito di animali da compagnia.