giovedì 27 marzo 2014

Papa Francesco: a Pasqua evitate di mangiare carne di agnello o capretto

By Edoardo Capuano - Posted on 27 marzo 2013
Papa FrancescoLa Lav esulta. Forse quest'anno una parte dei duecentocinquantamila agnelli destinati al macello per soddisfare i palati pasquali sopravviverà.
Papa Francesco I ha lanciato un appello agli italiani perché «a Pasqua sostituiscano la carne d'agnello e capretto con menù alternativi».
La Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente da anni cerca di sensibilizzare gli italiani circa la mattanza pasquale di agnelli e capretti. «Sono per lo più cuccioli di 30-40 giorni, nati dopo cinque mesi di gravidanza delle madri, la cui fecondazione è regolata in maniera tale da poter macellare i piccoli quando pesano 8-12 chili», spiega la Lav.
In un comunicato della Federazione si legge: «L'esortazione a rispettare tutti gli esseri viventi, a cominciare dai più piccoli e dai più deboli, ha trovato un'eco forte nelle parole di Papa Bergoglio, che ha scelto di chiamarsi Francesco come il Santo di Assisi, e ha pronunciato parole memorabili, per le quali la Federazione ha deciso di ringraziarlo direttamente da piazza San Pietro. In questo spirito le associazioni invitano tutti a inserire nel precetto Pasquale il “no" alla carne di agnello e di capretto».
Tra le comunità cristiane più antiche, l'agnello era rappresentato sulle spalle del pastore e simboleggiava l'anima salvata da Cristo. La sua uccisione per Pasqua non ha alcun fondamento nella tradizione cristiana, semmai ha radici nel Vecchio Testamento.
È un rito cruento, in forte contraddizione col concetto di Resurrezione, che porta con sé il rinnovamento della fede e della speranza. È un rito non necessario in una società, la nostra, già impregnata di violenza e di morte, che serve soltanto a soddisfare gli interessi dell'industria alimentare.

venerdì 21 marzo 2014

Libro per i 4 zampe

Carissimi amanti degli amici a quattro zampe abbiamo il grande piacere di comunicarvi che a breve pubblicheremo un libro contenente tantissime storie dei nostri randagi che hanno trovato una casa e una famiglia amorevole. Loro sono la testimonianza di quanto migliori la nostra vita quando decidiamo di farcela sconvolgere dal loro affetto e dalla loro gioia. Sarà l'occasione per sostenere la nostra lotta al randagismo regalandovi un libro che vi farà emozionare.
Ringraziamo gli adottanti che ci hanno inviato le loro storie e le foto che possiamo condividere con tutti..restate aggiornati seguendo la pagina.

P.S. di seguito vi proponiamo una storia tratta a caso dal libro.

Ciao a tutti da Una Zampa Per La Vita


Sasy è uno splendido cagnolone che è entrato nelle nostre vite il 22 luglio 2012 e da quel giorno non riesco a pensare come facevo prima a non averlo. E’ indispensabile. Detto così forse non rende tanto l’idea, quante cose sono indispensabili per noi? Allora provo a descriverlo perché forse così riesco a trasmettere l’affetto che ci lega a lui.

Sasy è un piccolo birbante bianco e marrone con due occhioni verdi che ti catturano; ha una coda “a spolverino” come la chiamiamo noi, sembra infatti lo swiffer per la polvere, che si muove continuamente quando qualcuno lo saluta e una specie di voglia a forma di quadrifoglio sul nasino.

Appena entri in casa corre scodinzolante a farti le feste e non mi dà nemmeno il tempo di sistemarmi che si presenta con il suo giochino in bocca, impaziente di giocare con me.

Sasy è un occhietto furbo che appena vede che stai per sgranocchiare qualcosa, si avvicina e si mette seduto a guardarti come a dire “e a me niente? non vedi come sono bravo?”

Sasy è un terremoto quando vede che è pronta la sua pappa e proprio non ci vede più dalla fame; allora corre nel suo angolino e mangia tutto quanto e non ha paura poi a farti vedere quanto è soddisfatto, si lecca i baffi e ti guarda contento, si concede un bel sonnellino per essere poi in ottima forma quando è il momento di giocare.

Sasy è un fulmine che salta sul divano e si siede soddisfatto, consapevole che è un luogo proibito, e ti guarda poi stupito quando lo fai scendere.

Sasy è uno scalmanato che rincorre lucertole e farfalle nel prato.

Sasy è un fiume di dolcezza quando si accoccola ai tuoi piedi e si lascia fare i grattini.

Sasy è un curiosone che deve annusare tutto e tutti.

Ma Sasy è anche il re delle birichinate. Come quella volta che mi ha rubato i pantaloni dalla valigia e scappava per tutta la casa per non ridarmeli, o quando ha preso dallo stendino un paio di calzini ed è andato a rosicchiarli sul suo cuscino e non soddisfatto ha poi deciso che le ciabatte di papà erano più buone. Come quando ha rubato il panino imbottito dal tavolo e tutto orgoglioso lo ha mangiato in un batter d’occhio; non è passato tanto tempo e ha capito che sul tavolo ci può essere anche la carne, e quella in effetti è molto più buona.

Quando penso a Sasy mi vengono in mente tantissime cose, è un misto di presenza silenziosa e rumorosa, di giochi e allegria, di coccole e scodinzolii, di passeggiate e corse, di risate e sgridate; se entro in casa e lui è fuori a passeggio si sente un grande vuoto ed è meraviglioso svegliarsi e vedere che è lì pronto a salutarti e a iniziare con te una nuova giornata.

Sasy riempie le nostre giornate e i nostri momenti, è come un coriandolo colorato che porta molta allegria.

Saluti Giorgio e Miryam - Desio (MB) Luglio 2012