Anche micio e fido hanno fatto festa durante il Natale. Ecco come rimediare per ritrovare una forma perfetta.
Il periodo natalizio, oltre che magico, è molto insidioso. Tavole imbandite, dolci e prelibatezze fanno da padroni. Il risultato: qualche chilo di troppo alla fine delle feste. Questo non succede solo ai bipedi ma anche ai nostri amici pelosi, che durante questo periodo hanno sicuramente fatto strappi alle regole.
Secondo un sondaggio condotto dalla YouGov per Hill’s Pet Nutrition, si è accertato come cani e gatti italiani sarebbero i più grassi d’Europa a causa della cattiva alimentazione e dell’eccessiva quantità di cibo ingerita dagli amici a quattro zampe.
Aidaa, l’Associazione Italiana per la Difesa di Animali e Ambiente ci fornisce dei numeri che dovrebbero far pensare: circa 3 milioni di animali domestici sono in sovrappeso sfiorando addirittura veri e propri casi di obesità. Se tra i cani, quelli maggiormente a rischio sono le taglie piccole, tra i gatti è soprattutto un’alimentazione errata ad aggravare i problemi di sovrappeso, di questi ben il 50% vive in appartamento.
Il sovrappeso e l’obesità vengono definiti come un accumulo eccessivo di grasso corporeo. Solitamente i grassi corporei del cane dovrebbero rappresentare non più del 15 -20% del peso totale. Quando l’animale supera del 10-20% il proprio peso ideale è da considerarsi in sovrappeso; mentre invece quando il peso corporeo supera del 20% o più il peso ideale, l’animale è da considerarsi obeso.
Sono diversi i fattori che predispongono all’obesità: età, sesso, razza, sterilizzazione, malattie, sedentarietà e scarso esercizio, sovralimentazione e così via.
L’obesità è una patologia da non sottovalutare in quanto l’eccesso di peso comporta diverse ripercussioni sul benessere e sulla salute dei nostri amici pelosi, riducendone le aspettative e la qualità della vita.
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Maggiore è il grado di obesità e più alto è il rischio che l’animale possa incorrere in malattie ad essa associate. Si pensi ad esempio che il grasso in eccesso può portare nei casi più gravi ad un malfunzionamento degli organi interni dell’animale.
Inoltre questo stato fisiologico favorisce l’insorgenza di alcune malattie piuttosto gravi come: osteoartriti, patologie cardiovascolari e respiratorie, diabete, malattie dell’apparato tegumentario, problemi legati alla sfera riproduttiva e una ridotta resistenza fisica con problemi del sistema immunitario.
Per la prevenzione e la cura è sicuramente importante il regime alimentare. L’alimento deve essere adeguato per età, taglia e stato fisiologico dell’animale.
Nella fase di dimagrimento l’apporto calorico dovrà essere ridotto e tale diminuzione non dovrà essere assolutamente improvvisata ma stimata sulla base di calcoli e apporti nutrizionali precisi, sino al raggiungimento del peso desiderato. Nella fase di mantenimento si dovrà poi calcolare il quantitativo giornaliero più adatto allo stile di vita del cane.
La dieta però da sola non basta, anche l’esercizio fisico giornaliero è fondamentale per avere un animale sano e sempre in forma oltre ad essere utilissimo per gli stessi proprietari. Basti pensare che una semplice passeggiata di 20-30 minuti con il proprio cane è molto più efficace di 2 ore in palestra.
Fonte Sanihelp