Papa Francesco: a Pasqua evitate di mangiare carne di agnello o capretto
Papa Francesco I ha lanciato un appello agli italiani perché «a Pasqua sostituiscano la carne d'agnello e capretto con menù alternativi».
La Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente da anni cerca di sensibilizzare gli italiani circa la mattanza pasquale di agnelli e capretti. «Sono per lo più cuccioli di 30-40 giorni, nati dopo cinque mesi di gravidanza delle madri, la cui fecondazione è regolata in maniera tale da poter macellare i piccoli quando pesano 8-12 chili», spiega la Lav.
In un comunicato della Federazione si legge: «L'esortazione a rispettare tutti gli esseri viventi, a cominciare dai più piccoli e dai più deboli, ha trovato un'eco forte nelle parole di Papa Bergoglio, che ha scelto di chiamarsi Francesco come il Santo di Assisi, e ha pronunciato parole memorabili, per le quali la Federazione ha deciso di ringraziarlo direttamente da piazza San Pietro. In questo spirito le associazioni invitano tutti a inserire nel precetto Pasquale il “no" alla carne di agnello e di capretto».
Tra le comunità cristiane più antiche, l'agnello era rappresentato sulle spalle del pastore e simboleggiava l'anima salvata da Cristo. La sua uccisione per Pasqua non ha alcun fondamento nella tradizione cristiana, semmai ha radici nel Vecchio Testamento.